IL PALINSESTO
La programmazione 24/7 di Usmaradio è imprevedibile: musica e produzioni si abbinano alle atmosfere delle diverse fasce orarie e fluiscono libere dai rigidi schemi dei palinsesti tradizionali.
LA MUSICA
Usmaradio predilige i linguaggi dell’elettronica, elettroacustica, musiche tradizionali da tutto il mondo, jazz, musica antica e classica, improvvisazione e dedica attenzione ai contenuti open source. Tendenzialmente preferisce trasmettere album in versione integrale.
LE PRODUZIONI
Programmi radiofonici, interviste, conferenze e radiowork possono essere gestiti internamente o prevedere la collaborazione di partner esterni; nel corso degli anni, Usmaradio ha proposto in diretta festival ed eventi, seminari sull’arte, la musica e la cultura, lezioni universitarie e convegni per consentire la partecipazione di pubblici geograficamente lontani.
I Podcast
Assieme alle dirette, i podcast sono il cuore di Usmaradio: realizzati da host esterni, dal corpo docenti Unirsm, dalla redazione e da persone che collaborano con la comunità radiofonica, si occupano di approfondimento, ricerca e divulgazione; affrontano l’intreccio delle conoscenze umane in una prospettiva sociale, fondendo la cultura delle arti performative alla storia, alla filosofia, alle tecniche e ai linguaggi dei media contemporanei.
Usmaradio guarda alla radio degli albori – che si svolgeva dal vivo e in diretta, per connettere eredità del passato e strumenti del presente, per promuovere ascolti e azioni consapevoli della stratificazione storica delle pratiche radiofoniche: i podcast live non sono forse la prosecuzione di esperienze come Mercury Theatre on the Air, celebre serie radiofonica dal vivo di Orson Welles?
La radio dal vivo riporta inoltre l’attenzione sui luoghi in cui fare radio, avvicina le persone alle tecniche di produzione e genera la ritualità dello stare assieme per creare, ascoltare, vedere…
La radio ha restituito alla voce una vitalità smarrita durante lo sviluppo della tecnica di stampa*; filo rosso della radiofonia del passato e del presente, voce e vocalità stabiliscono relazioni intime nell’ascolto individuale e in quello collettivo. Lo studio della voce, della conservazione delle sue intenzioni e delle potenzialità della vocalità sono tra le priorità di Usmaradio.
* Corrado Bologna, Flatus vocis. Metafisica e antropologia della voce, Il Mulino, Bologna 2000.
La filosofia degli studi di musica elettronica nati nelle radio nazionali del secolo scorso – e in particolare, dello Studio di Fonologia di Milano della RAI – è l’ispirazione principale di Usmaradio. Il coinvolgimento delle radio nella sperimentazione musicale nasce – già dalla fine degli anni Venti del secolo scorso – dalla necessità di una musica radiofonica, cioè adatta alla captazione microfonica e alla trasmissione via etere, e di una nuova forma di drammaturgia espressa grazie all’interazione di parole e suoni. Solo gli ambienti radiofonici potevano offrire un luogo tecnologicamente avanzato per tali ricerche: a partire dal secondo dopoguerra, grazie a questi ambienti prende vita – in quasi tutte le radio del mondo – una vera e propria arte acustica*.
Usmaradio ribadisce l’importanza dello spazio fisico come luogo di produzione e relazione che permette l’ascolto condiviso: ancor oggi, è essenziale poter disporre di luoghi tecnologicamente attrezzati per consentire creazioni e ascolti di qualità, promuovere ed esplorare la componente sociale di aggregazione della pratica radiofonica.
* Maria Ida De Benedictis, Radiodramma e arte radiofonica. Storia e funzioni della musica per la radio in Italia, EDT, Torino 2004.
Usmaradio promuove la diffusione dell’opera e della ricerca delle protagoniste, del passato e del presente, della scena elettronica internazionale.
Per saperne di più:
Sisters with Transistors (2021), un film di Lisa Rovner.
La radio come mezzo per l’arte, come accadimento nel luogo dell’ascolto: Usmaradio aderisce al manifesto di Robert Adrian X “Toward a Definition of Radio Art”.
Nella visione di Usmaradio, l’Archivio non è un luogo di visita passivo, ma uno scrigno di contenuti capaci di innescare il piacere della scoperta e della condivisione. L’Archivio di Usmaradio vive nella forma di podcast accessibili che offrono l’esperienza di una ricerca attiva, nutriente e curiosa.
Usmaradio promuove la libera circolazione delle culture attraverso l’uso di licenze Open Source e Creative Commons che tutelano i diritti degli autori senza imporre restrizioni alla divulgazione. Usmaradio si avvale di diversi modelli di licenze, di volta in volta adatte al tipo di prodotto proposto.
Per saperne di più:
Usmaradio è un luogo fisico e virtuale multiculturale: si oppone con forza alla discriminazione di gruppi etnici, religiosi, sociali, di generi, disabilità, orientamenti sessuali, età e nazionalità. Esalta e promuove studi, ricerche e produzioni dedicate alla storia e alle pratiche di tutte le soggettività sottorappresentate, emarginate e trascurate. Usmaradio è uno spazio sicuro per tutte le persone, pronto ad accogliere e rispondere ai bisogni di individui appartenenti a minoranze di qualsiasi tipo. Entrando in contatto con noi è possibile assicurarsi che l’esperienza negli spazi di Usmaradio sia la più sicura e confortevole possibile.
Per saperne di più:
PROGRAMMING
In a wide range of 24/7 programming Usmaradio broadcasts music and other productions all of which have been carefully selected to match the mood and feel of each different time slot, free from the rigid constraints of traditional scheduling.
MUSIC
Usmaradio plays a range of music with an emphasis on Electronic Music, Electroacoustics, World Music, Jazz, Improvisation, Early Music and Classical Music, also giving space to open-source content, often broadcasting full-length albums.
BROADCASTS
Radio programmes, interviews, conferences, and other radio shows are either produced internally or co-produced with outside partners; over the years, Usmaradio has broadcast live Festivals and Events, Seminars on Art, Music and Culture as well as airing university lectures and conferences so listeners in remote locations can take part.
Podcasts
In addition to live programming, podcasts are very much at the heart of Usmaradio: with shows made by guest hosts, including lecturers at Unirsm, radio producers and many others in the world of radio. Covering a variety of topics, the podcasts take an in-depth look at research and education, examining what we know from a social perspective in a blend of cultures including Performing Arts, history, philosophy, and using a range of techniques and languages from contemporary media.
Usmaradio looks back to Early Radio – which was always broadcast live, reconnecting past heritage to the tools of the present, raising listener awareness, as well as promoting informed activities in celebration of the many historical layers at the core of radio: you could say that such live podcasts are very much in keeping with broadcasts such as Orson Welles’s Mercury Theatre on the Air broadcast.
Live radio is all about bringing audience attention back to the spaces where radio takes place, bringing together people, production techniques, and creating new rites for coming together to create, listen and visualise…
Radio has returned the vitality of voice that had been lost during the development of printing technology”*; acting as a common thread between past radio and present radio, using voice and vocality to forge relationships with individual and group listeners..
* Corrado Bologna, Flatus vocis. Metafisica e antropologia della voce, Il Mulino, Bologna 2000.
The main inspiration for Usmaradio is the philosophy which lay behind many national radio stations’ electronic music studios in the last century – such as RAI’s Studio di Fonologia di Milano [Milan Phonology Studio]. Already from the late 1920s radios became involved in musical experimentation, as a result of the need for radio music, i.e. making music that lent itself to microphone pick-up and broadcast, as well as a new dramatic form expressed via the interaction of words and sounds. In the past, only public radio broadcasting studios could offer spaces technologically advanced enough to host such research: following the end of the Second World War, thanks to such places, a real acoustic art began to develop – in almost every radio station in the world*.
Usmaradio reaffirms the importance of the physical space as a place of production and interaction, making shared listening possible: even today, it is vital to offer spaces with sufficiently advanced technology able to allow for the creation of quality programmes, promoting and exploring the social aspect of community networking in radio.
* Maria Ida De Benedictis, Radiodramma e arte radiofonica. Storia e funzioni della musica per la radio in Italia, EDT, Torino 2004.
Usmaradio promotes the dissemination of the work and research of the leading women, past and present, on the international electronic music scene.
Find out more:
Sisters with Transistors (2021), a film by Lisa Rovner.
Radio as a medium for art, as a happening in the place of listening: Usmaradio subscribes to Robert Adrian X’s manifesto: “Toward a Definition of Radio Art”. (1998)
In keeping with Usmaradio’s vision, the Archives are not just a place for idle dabbling, they offer a treasure trove of content able to unleash the joy of discovery and sharing. Usmaradio Archives can be accessed as searchable podcasts offering listeners the chance to carry out active research, sating their curiosity.
Usmaradio promotes the free circulation of culture via the use of open-source and Creative Commons which protect the rights of artists without imposing restrictions on broadcasting. Usmaradio makes use of different licensing models, according to the type of work offered.
Find out more:
Usmaradio is a physical, and virtual multicultural space: we oppose all forms of discrimination. We celebrate and promote study, research, and programming dedicated to the history and practices of all underrepresented, marginalised and neglected points of view. Usmaradio is a safe place for all people, ready to welcome and answer the needs of minorities from any background.
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